Diabete e Ipoglicemia
L’ipoglicemia si verifica quando la concentrazione del glucosio nel sangue è troppo bassa, cioè è inferiore a 70 mg/dl. Sono a rischio di ipoglicemia i soggetti che per il trattamento del diabete assumono insulina oppure un farmaco orale appartenente alla classe delle la classe di sulfalinuree e glinidi. E’ una condizione generalmente gestibile in autonomia, ma richiede un’immediata correzione, altrimenti può portare a conseguenze pericolose come perdita di coscienza, convulsioni, fino al coma. In alcuni casi può essere grave e necessitare dell’intervento di un’altra persona.
Per la prevenzione delle ipoglicemie è fondamentale aderire al piano di autocontrollo glicemico stabilito con il proprio medico, ed effettuare controlli della glicemia aggiuntivi ogniqualvolta si presentino circostanze non abituali, come attività fisica non prevista o malattie intercorrenti. Si raccomanda di portare sempre con sé il proprio glucometro e tenere sempre a portata di mano bustine di zucchero/succhi di frutta/caramelle di zucchero etc per essere preparati in ogni circostanza e procedere ad una rapida correzione.
Casi particolari:
- in caso di glicemia < 70 mg/dl prima dell’inizio di un pasto: procedere alla normale correzione dell’ipoglicemia con zuccheri semplici, attendere 15 minuti e verificare l’adeguato rialzo della glicemia con stick capillare, quindi procedere alla normale somministrazione di insulina e all’assunzione del pasto. Se glicemia borderline (70-80 mg/dl) è possibile ridurre di qualche unità il bolo di insulina rapida previsto e somministrarlo poco dopo l’inizio del pasto, ma evitare la somministrazione dopo la fine del pasto perché può causare ipoglicemia ritardata a distanza.
- In caso di glicemia borderline (70-90 mg/dl) prima di coricarsi: assumere dei carboidrati complessi oppure mezza tazza di latte e procedere alla normale somministrazione di insulina lenta prevista. Non ridurre le unità di insulina lenta, perché essa agisce non soltanto durante la notte ma nel corso di tutte le 24 ore successive, pertanto comporterebbe rialzi glicemici durante tutto il giorno seguente.
- In caso di glicemia < 70 mg/dl rilevata con sistemi di monitoraggio a scansione della glicemia interstiziale (FGM), accertare prima tramite stick capillare, perchè questi sistemi tendono ad aggravare i valori bassi di glucosio, quindi l’ipoglicemia potrebbe non essere reale. In caso di ipoglicemia confermata, procedere con la normale correzione con zuccheri semplici, e controllare a distanza di 15 minuti sempre con stick capillare: non utilizzare quindi il sistema FGM, perché presenta un ritardo di 10-15 minuti nella rilevazione rispetto ai valori capillari, può quindi segnalare la glicemia precedente all’assunzione di zucchero e condurre ad un eccesso di correzione, con importanti picchi glicemici successivi.
E’ importante ricordarsi del rischio di ipoglicemia prima di mettersi alla guida, controllando preventivamente la glicemia e fermandosi per un controllo in caso di sintomatologia anche sfumata o dubbia.
NB: Tra i farmaci ipoglicemizzanti orali usati per il trattamento del diabete di tipo 2, gli unici in grado di causare ipoglicemia sono le sulfalinuree, che attualmente sono sempre meno utilizzati e sostituiti, quando possibile, con farmaci più sicuri. I nuovi farmaci iniettivi non-insulinici della classe dei GLP1 agonisti abbassano la glicemia in modo intelligente, ovvero solo quando la glicemia è elevata, senza mettere il paziente a rischio di ipoglicemia.
Bibliografia
Standard italiani per la cura del diabete mellito 2018, a cura dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e della Società Italiana di Diabetologia (SID).
A cura della Dott.ssa Silvia Minardi